Panorama della Lapponia in inverno
Non è neve. Quella coperta di ghiaccio che copre le colline della Lapponia si chiama galaverna. È umidità che aleggia nell’aria su tutta la Lapponia. Viaggia con la brezza su una pianura sconfinata. Poi, quando incontra il primo ostacolo, ovvero le colline, condensa e si ghiaccia su tutto quello che trova: abeti, pali, casette. Ricopre tutto. Lentamente, ora dopo ora, settimana dopo settimana. Inizialmente è solo un sottile strato, che s’inspessisce fino a diventare un’armatura che non lascia più vedere nulla, e trasforma la foresta in un museo di sculture di ghiaccio. Quando risali la collina, racchette da neve ai piedi, vedi da lontano qualcosa di strano, un paesaggio tutto bianco che scintilla tra la nebbia mattutina. Poi, quando arrivi sulla cima della collina (stunturi in finlandese), ti ritrovi in un mondo tutto bianco. Il peso del ghiaccio incurva la punta degli alberi, che assumono forme bizzarre, di animali o mostri. Nascono leggende e racconti. Come in tutto il grande nord, l’inverno è fonte di ispirazione per storie che si raccontano ai bambini.
Il diario del viaggio in Lapponia è uno dei capitoli del mio libro “RACCONTI DAL GRANDE NORD, viaggio alle alte latitudini“
Galaverna sulle colline
Nei punti dove il panorama si apre, la foresta intera è una cartolina da un altro mondo, e non c’è niente di meglio che passeggiarci in mezzo a piedi, nel silenzio bianco e ovattato della neve.
Sculture di ghiaccio
Sentinelle dell’artico
Gli abeti coperti di ghiaccio si chiamano Tykky, le sentinelle dell’artico, e durano tutto l’inverno.
Panorama ghiacciato
Viaggio nel ghiaccio
Fino al primo giorno in cui il vento caldo da sud riporta le temperature sopra lo zero. Gli abeti allora riescono a scrollarsi di dosso tutto il ghiaccio. Nel giro di un giorno, o di una notte, quella la magia sparisce.
Un cartello completamente coperto di ghiaccio
–> Foto e racconto del viaggio in Lapponia
–> Foto e racconto spedizione in Lapponia con tenda e racchette da neve