Ladakh: lago Tso Moriri e il villaggio Korzok
Lo Tsomoriri si è presentato livido di pioggia, frustato dal vento, scuro come le nuvole che lo coprivano minacciosamente. Mi sono rintanato in stanza, rimasto ad osservare la tempesta che si abbatteva sopra, con il vento che sbatteva sulle finestre e un po’ di acqua che passava attraverso gli spifferi. La mattina, la neve fresca ammantava le montagne intorno, fino a poco sopra il livello del lago.
Oggi invece il sole splende con le nuvolette bianche che corrono veloci sopra il lago. Verso mezzogiorno un breve temporale ha portato chicchi di grandine che si schiantavano rumorosamente sull’acqua, poi il lago è tornato blu, cristallino come il cielo a quasi 5000 metri di quota, mentre un arcobaleno è apparso, molto basso, in quel breve istante che le nuvole hanno insistito prima di essere spazzate via, lontano. Ho passato il pomeriggio in spiaggia.
Riflessi sullo Tso Moriri – Ladakh, India del nord
Un altro temporale è sfilato verso il tramonto, e dopo una breve pioggia è andato ad ammassarsi sulle montagne di sotto. Fulmini e tuoni lampeggiavano sotto un’unica grande nuvola, isolata, che splendeva sotto al cielo blu. I tour allo Tsomoriri durano un giorno, una toccata e fuga con al più una notte al villaggio di Korzok. Ma in un tale paradiso in mezzo all’Himalaya, vale la pena starci di più. Non c’è alcuna attività turistica, nessuno che noleggia una bicicletta per fare un giro, una barca per traversare il lago, niente. Ma allo Tsomoriri il solo osservare il lago fa scivolare via la giornata in un attimo. L’acqua del lago a volte è blu, a volte si tinge del colore dorato del tramonto diffondendo il colore delle rocce, a volte sembra del verde del mare delle Maldive, invece dell’India del nord. Ogni tanto, di rado e per solo qualche momento, quando il vento si placa, diventa uno specchio perfetto, e allora nel lago vedi il cielo capovolto, con le nuvole bianche che tremolano sull’acqua. Le montagne specchiate, in fondo, disegnano un orizzonte astratto, geometrico, che è l’unica separazione tra terra e cielo, altrimenti fusi in un unico paesaggio impossibile. Per quel momento io ho aspettato tre giorni, ed è durato lo spazio di una decina di minuti. Poi, in lontananza, ho visto le ondine increspate dal vento, partire in un punto e poi occupare tutto il lago. Lo specchio è sparito e il blu del cielo si è di nuovo diffuso sulla superficie.
Temporare e cielo azzurro sullo Tsomoriri
Cosa vedere allo Tsomoriri
Il lago. Vicino a Korzok, sia da una parte che dall’altra, la strada costeggia la riva e si possono trovare diversi punti dove fermarsi a godere del lago in pace. Lasciandosi Korzok alle spalle, è possibile seguire il trek che porta (in tre giorni), allo Tso Kar, e avere la vista dal lago dall’alto. Ci si può anche arrampicare sulle colline subito dietro lo Tsomoriri per avere una visione più panoramica. Per il resto, mancando ogni tipo di attività turistica, non c’è molto da fare. Korzok ha un monastero da visitare e qualche locanda, poche, dove mangiare.
Dove dormire
A Korzok ci sono alcune guesthouse/homestay e un hotel, oppure dei campi tendati. Alcune nuove sistemazioni erano in costruzione (2019). Le tende sono fredde la notte e non sono in una posizione privilegiata rispetto alle altre sistemazioni. Il campo tendato principale ha anche un ristorante (non sempre aperto).
Sulla sponda opposta ci sono alcune altre tende fisse.
Tour organizzati allo Tsomoriri
I tour da Leh portano al lago in due o tre giorni. In genere le agenzie mettono insieme i turisti per riempire i mezzi e condividere le spese. C’è anche un autobus che fa la spola verso lo Tsomoriri, con ritorno la mattina successiva, tre volte al mese. Conviene stare al lago almeno due o tre notti, in quanto con il brutto tempo non si vede nulla e il rischio è di arrivare senza poi godere delle sue luci magiche, per le quali serve un pizzico di fortuna.
