Quota di partenza: Colma di Sormano, 1124 metri, oppure Pian del Tivano, circa 1000 metri
Quota di arrivo: 1682
Dislivello: 560 o 700 a seconda della partenza
Tempo di percorrenza: 2 h / 2h 30′ estivo, un po’ più lungo in inverno
Difficoltà: F – Facile.
Ho deciso di salire al Monte San Primo dalla Conca di Sormano, circa 5 chilometri dopo il paese. Gita ideale anche per l’inverno (vedere sotto). Parcheggio la macchina nei pressi dell’osservatorio astronomico e cammino sul sentiero che risale il prato dietro l’osservatorio.
Monte San Primo – Trekking estivo
La mulattiera che porta al San Primo parte dietro il ristorante, mentre salendo dal prato si fa una bella variante in un sentiero tra gli alberi, che sale e scende prima di ricongiungersi alla mulattiera.
Si continua sulla dorsale, facendo un lungo semicerchio. Ogni tanto è bello salire un po’ sopra il sentiero e seguire la dorsale da cui si aprono belle viste sul ramo di Lecco del lago. Sul lato opposto il panorama spazia dal Resegone alle Grigne e al Legnone.
Il sentiero è sempre dolce con poca pendenza e nessuna difficoltà, quasi sempre esposto al sole. Poco prima della cima l’erba gialla invernale crea un bel gioco di luce con il Monte Rosa sullo sfondo. Dalla cima si ha uno dei panorami più belli sui tre rami del lago di Como e a 360 gradi sulle Alpi e Prealpi. Merita una visita.
Il ritorno sul sentiero della salita, comodo e poco faticoso, che finisce direttamente al bar per una birra.
Monte San Primo in ciaspole – Inverno
Il Monte San Primo è un’ottima salita invernale con le ciaspole, sicura dal punto di vista delle valanghe, nella via che sale dalla Colma di Sormano o dal Pian del Tivano. Sugli altri versanti più ripidi bisogna fare attenzione al bollettino valanghe e alle condizioni della neve. Può sempre essere utile avere i ramponcini in caso di neve dura o pista molto battuta.
Nella parte finale della salita è molto consigliabile fare tutta la cresta piuttosto che la mulattiera, molto meno panoramica.
Qui sotto la mia traccia GPS registrata durante la salita:
Visto che in inverno l’alba non è troppo presto, conviene svegliarsi presto e non perdersi la luce sublime, sia verso est con il sole che sorge, sia verso nord sul Lago di Como.
Salendo dalla Colma di Sormano, questo primo pendio offre una bella vista:
Sempre poco sopra la Colma si Sormano, si può seguire la dorsale (e non la mulattiera) che all’alba regala questo panorama:
Vista sui tre rami del Lago di Como dalla dorsale che porta in cima al Monte San Primo
Dalla vetta del Monte San Primo, il panorama spazia fino al Monte Rosa, verso est
Giochi di luce sui pendii innevati:
L’alba sulla via di salita. Qui è dove i due itinerari, dalla Colma di Sormano o dal Pian del Tivano, si ricongiungono:
L’inizio della dorsale che porta poi verso la vetta: