Il forte di Baltit, a Karimabad, domina la valle dell’Hunza. Da qui non solo la vista spazia su tutta la vallata, ma si apre anche sull’Hunza Peak da una parte sul Rakaposhi dall’altra.
Sotto Karimabad si trova un villaggio millenario, quasi nascosto da Karimabad stessa, con il suo forte che domina dall’alto della collina.
Altit è un forte che risale circa al 700 DC. Nato in contrapposizione al forte Baltit, fino alla guerra tra Shah Abbas e Ali Qhan, figli del principe Mir Sultan e occupanti dei due castelli. Vinse la gente che sosteneva Shah Abbas, che si stabilì a Baltit.
Dalla sommità del forte il panorama di apre a picco sull’Hunza che scorre sotto.
Intorno al forte c’è un piccolo villaggio di case di sassi.
Il panorama dall’alto lo fa sembrare un luogo abbandonato. Tutti i muri e i tetti sono dello stesso colore della terra, così come il forte. Sembra un luogo sospeso, dimenticato dal tempo. Io ci arrivo in agosto, stagione di raccolta delle albicocche, che vengono messe sui tetti ad essiccare.
L’immagine del villaggio dall’alto è in bianco, nero e arancione. Gli alberi sono carichi di frutti, che le donne raccolgono in grandi cesti, prima che vengano sparse sui tetti.
Passeggiamo per il villaggio tra le vecchie case, incontrando la gente che lavora le albicocche.
Una signora ci offre le albicocche appena colte, poi siamo invitati a pranzo da una famiglia che oltre a portaci i frutti freschi cucinano e chiaccerano con noi.
Una volta ancora, facciamo un bagno nella calda ospitalità pakistana.