Libro di viaggio in Norvegia
Un libro di viaggio sul grande nord, un diario sulla strada. Oltre alla Norvegia, ho girovagato tra Groenlandia e Canada, Islanda e Isole Faroe, Scozia e Lapponia, fino in Siberia, nella penisola della Kamchatka.
La Norvegia l’ho percorsa in auto, dalle Isole Lofoten a Capo Nord, in una estate calda e luminosa, a parte un giorno, sul mare del nord, navigando nel temporale a caccia di balene. Come spesso nel grande nord, non c’è un luogo turistico privilegiato rispetto a qualunque altro angolo. In queste regioni artiche il cielo e le luci cambiano sempre con poco preavviso, lo stesso luogo non è mai uguale anche se lo si visita tutti i giorni. È la magia del grande nord, e la Norvegia entra in questo mondo a pieno titolo.
Strade che costeggiano i fiordi, mentre le nuvole che rovesciavano pioggia fino a pochi istanti prima di colpo rivelano un arcobaleno che fa capolino su una prateria bagnata. Questa è la Norvegia. Ma anche il mare scuro, livido di pioggia, che improvvisamente, il giorno dopo, è un tappeto blu circondato di montagne con le cime ancora innevate. La strada verso nord si snoda attraverso villaggi di poche case e palafitte, di legno verniciato. Il rosso è il loro colore preferito.
Nel mio libro ho cercato di raccogliere le sensazioni di quella strada, di una giornata sul mare, di un trekking dal sentiero fastidioso che poi apre il paesaggio perfetto che domine le isole Lofoten, delle voci del mare e dei suoi gorgoglii e delle sue correnti indomite. Voci di storie e di avventure, di esploratori che da lì sono partiti verso l’ignoto, alla scoperta del Polo Nord.
Nel viaggiare in Norvegia è facile farsi sorprendere, e basta poca immaginazione per sentire ancora le storie e le leggende delle terre artiche. Su Capo Nord avevo sentito racconti di un luogo troppo turistico e banale. Certo, non è la scogliera selvaggia come certi angoli dell’Islanda o delle Isole Faroe, ma la via li finisce. Una strada che percorre foreste e fiordi per oltre un migliaio di chilometri, e che lì si ferma, di fronte al mare. Se non ci si accontenta, si può sempre proseguire, accettare la sfida e calare una barca sull’acqua, come fece Nansen con la sua Fram. Da Capo Nord, se si fissa l’orizzonte a lungo, si può immaginare di vederlo spuntare ancora, da qualche parte là in fondo, all’orizzonte, in quella distesa blu.
La Norvegia è uno dei capitoli del mio libro “Racconti da Grande Nord. Viaggio alle alte latitudini“. Non è una guida di viaggio, ma può dare spunti per un itinerario di viaggio nel nord del Paese.
Il libro è edito dalla casa editrice Polaris: https://www.polariseditore.it/prodotto/racconti-dal-grande-nord/
Norvegia: Libri di viaggio
Tra i libri di narrativa di viaggio sulla Norvegia, vorrei citarne qualcuno:
– Svalbard. A vela nell’arcipelago di ghiaccio, di Laura Canepuccia. Un racconto dalle isole più a nord, verso il Polo! L’autrice parte per Tromso, dove s’imbarca, come marinaia, su uno yacht verso le isole Svalbard. La barca porta gente da tutto il mondo: sciatori, fotografi e avventurieri, che risalgono a nord verso le lande della Norvegia sempre più fredde e remote.
– Il vento dei fiordi. In bicicletta da Venezia a Capo Nord sulla rotta del baccalà, di Alberto Fiorin. L’autore di questo libro racconta un’avventura lunga migliaia di chilometri, un viaggio alla ricerca dei ricordi di un nonno che non ha mai conosciuto, ciclista e importatore di baccalà.
– Doppler. Vita con l’alce. Di Loe Erlend. Un libro che in realtà è un romanzo e non un diario di viaggio. L’autore cambia improvvisamente vita, dopo essere caduto dalla sua bici. Fugge dalla città e vive in un bosco, vicino ad Olso, in compagnia di un alce.
– Running Wild, trovare se stessi correndo nella foresta artica, di Markus Torgeby. Per una deviazione in Svezia, un libro per gli appassionati di running. L’autore, destinato alle corse da professionista, si rende conto che non gli interessa correre contro i suoi avversari o contro un cronometro. Fugge nella foresta per alcuni anni, dove vive in uno stato quasi selvaggio, passando molto del suo tempo a correre.
– Sempre edito da Polaris: Dalla A alla Å. Norvegia: istruzioni per l’uso, di Camilla Bonetti. Questo libro riassume i concetti fondamentali da conoscere prima di avventurarsi in Norvegia. Una parola per ogni lettera dell’alfabeto, scelta con l’approvazione di chi parla questa lingua e vive in questa terra da sempre, dalla A alla Å è un ironico e inedito viaggio a tappe alla scoperta della vera Norvegia.
Fotografia dal viaggio in Norvegia (non presenti nel libro)
Il Mare del Nord è famoso per le sue onde, le correnti insidiose, il vento forte e le bufere violente. In fondo ai fiordi però l’acqua è calma, come se il fiordo in realtà si fosse trasformato in un lago. Il paesaggio potrebbe sembrare addirittura alpino, se non fosse che lì sotto, invece, c’è proprio il mare.
Vista sul fiordo dalla casetta rossa. Un panorama idilliaco, di pace, mentre le nuvole in cielo corrono veloci e la luce cambia a ogni minuto. È difficile annoiarsi in questi luoghi.
Norvegia, strada verso Capo Nord. Luce di mezzanotte. Il fiordo dissolve in un lungo tramonto, ma la notte non farà in tempo a prendere il sopravvento perché l’alba è già pronta a nascere dietro l’orizzonte.
Un’altra visione notturna regalata dall’estate artica. Preferisco l’inverno, i suoi silenzi bianchi, il gelo che cristallizza paesaggi al limite dell’immaginazione. In estate però è tutto più facile, la bellezza più a portata di mano, i colori splendenti e il tempo che sembra improvvisamente dilatato.
Cartoline dalle isole Lofoten. C’è un trekking che sale sopra Reine. Si arrampica su un sentiero brutto e fastidioso. Nemmeno la vista ha nulla di interessante, fino a che, sulla cresta, all’improvviso, si apre la vista sul villaggio e su tutto l’arcipelago.
Un passaggio stretto attraverso il fiordo di Trollaness. Un luogo di leggende, di natura incontaminata, di panorami e colori che si imprimono nella memoria.
Navigazione tra i fiordi. Oggi il meteo è ottimo e il mare calmo. Ci si può rilassare e godere la vista delle montagne che scorrono all’orizzonte. Domani, la stessa scena potrebbe essere osservata all’interno della barca, con i finestrini sferzati dalla pioggia e dal vento del grande nord.
Una casa di legno, le assi verniciate di rosso, con il sole che tramonta dietro la collina. Dormire qui è difficile, non tanto per la luce presente tutta notte, ma per il dovere ricacciare dentro l’istinto di non andare proprio a letto, rimanere fuori e vivere il più possibile le giornate senza fine.
La statua installata a Capo Nord, a meno di fotografarla con un’inquadratura un po’ creativa, non è molto affascinante. Ma lo è la via che porta lì, in quell’ultimo lembo di terra della Norvegia, che sale tra villaggi circondati dal mare o dalla tundra artica. Quando si arriva nel promontorio di Capo Nord, dove la terra finisce e lascia spazio al mare del nord, ci si può sedere e contemplare l’orizzonte. Magari, sognando terre ancora più remote come le isole Svalbard, da qualche parte tra lì e il Polo Nord.
Sono alla ricerca di libri di viaggio sulla mia amata Norvegia. Ci sono già stata una volta ma spero di poterci tornare a breve, se possibile già questa estate. Credo che metto questo libro nella lista di quelli da leggere prima del viaggio, oppure da portarmi con me.
Bene, mi fa piacere. C’è parecchia letteratura di viaggio sulla Norvegia, puoi trovare vari libri, in forma di diario, oppure che raccontano la storia, le tradizioni, la cultura… in paese che ha molto da raccontare.
Ho apprezzato il libro, complimenti. Sono appena tornato dalla Norvegia e la lettura di questo diario di viaggio mi ha fatto compagnia nelle notti fredde e lunghe.