Il mio libro di viaggio sul grande nord. Oltre alla Canada, ultimo capitolo del libro, ho viaggiato in Groenlandia, Islanda, Isole Faroe, Scozia, Lapponia e Siberia (Kamchatka).
Il Canada è il secondo paese più grande al mondo. Ha oltre dieci stati e territori, si estende dall’Oceano Atlantico all’Oceano Pacifico e al Mare Glaciale Artico e conta due milioni di laghi. Gli abitanti però sono tutti concentrati a sud. Nel nord, resistono solo piccoli villaggi scollegati non solo dal mondo ma dal Canada stesso.
Ci sono diversi itinerari turistici, da est a ovest. La zona più battuta sono le Rocky Mountains, con i parchi di Banff e Jasper, dove laghetti blu sono incastonati tra montagne maestose. Bisogna però fare i conti con un turismo di massa sempre più crescente, con il dovere prenotare le varie tappe del viaggio con molto anticipo, e con l’arduo compito di riuscire a trovare degli angoli tutti per sé.
Per questo motivo, il mio sogno di viaggio in Canada era rappresentato da una regione molto più isolata, cioè la strada che dallo Yukon corre verso nord, attraversando i Territori del Nord Ovest, superando il Circolo Polare, e più su fino al Mare Glaciale Artico: la Dempster Highway. È una lunga galoppata in una foresta che sembra non avere confini. Costeggia laghi, ogni tanto si avvicina ad alcune catene montuose, da dove scendono ghiacciai scintillanti e fiumi impetuosi. Un orso, un alce o un bisonte attraversano la strada davanti a te. Continui a guidare. Il cambiamento è lento e progressivo. La temperatura, giorno dopo giorno, continua a scendere. Gli abeti non sono più così alti verso il cielo. Diventano via via più piccoli, fino ad assumere l’altezza di una persona. Vento e nuvole irrompono nella scena. Dove la taiga degrada in tundra, il permafrost luccica fino all’orizzonte, bagnato da un temporale o incorniciato da un arcobaleno. La Dempster Highway prosegue attraverso i Territori del Nord Ovest, fino a che strada incontra il mare. È una strada sterrata costruita sopra al permafrost, con buche e sassolini affilati come coltelli che a volte mettono alla prova i mezzi più moderni. I ponti sui fiumi, proprio per via del permafrost, non ci sono, così li si traversa in traghetto. Sebbene ci siano alcuni luoghi in teoria “da visitare”, come il Tombstone National Park e le Richardson Mountains, dove la taiga diventa tundra e la vista spazia su orizzonti lontanissimi, la Demspter Highway riserva sorprese in ogni momento, al punto che il viaggio di ritorno sembra quasi percorrere un itinerario diverso.
Fino a qualche anno fa (prima del 2020), l’unica via per raggiungere il Mar Glaciale Artico era in inverno, tramite un fiume che si ghiaccia e si trasforma in una strada perfettamente liscia. Poi è stata completata la strada carrozzabile che collega Inuvik con Toktoyaktuk, e addio alla vecchia via invernale.
Il viaggio sulla Dempster Highway in Canada è uno dei capitoli del mio libro “Racconti da Grande Nord. Viaggio alle alte latitudini”. Non è una guida di viaggio, ma può dare spunti per un itinerario di viaggio nel nord del Paese.
Il libro è edito dalla casa editrice Polaris: https://www.polariseditore.it/prodotto/racconti-dal-grande-nord/
Canada: Libri e guide di viaggio
Tra i libri di narrativa di viaggio sul Canada:
– L’uomo del polo, di Jan Welzl: un libro storico, la vita di un esploratore che passò la sua vita peregrinando nel grande nord, all’inizio del secolo scorso. Non è un libro di viaggio in senso lato, ma racconta vicissitudini al limite dell’incredibile in quelle terre del nord ai tempi ancora semisconosciute, dove pochi avventurieri andavano in esplorazione. Il suo racconto parte in realtà dalla Siberia, da dove poi l’autore si è mosso verso i territori dell’Alaska e del Canada.
– Dancing nord, di Antonio Rinaldi: la storia dal set di un film girato tra gli Inuit in Canada. Un libro curioso, di un autore che prende spunto dal set di un film che racconta la vita degli inuit per parlarne a sua volta in questo volume. Approfondisce gli aspetti della vita nell’estremo nord del Canada, mettendo in luce i contrasti e le contraddizioni che si creano quando l’uomo bianco si è avvicinato alle popolazioni locali.
– Gelo, di Bill Streever: in realtà l’autore di questo libro è statunitense. Un biologo che vive in Alaska e che racconta alcuni divertenti aneddoti sulla vita a temperature molto basse. A dispetto di quello che si potrebbe immaginare dal titolo, il libro, più che un’avventura personale, è un parte scientifico e parte un racconto di diverse storie più o meno recenti. Diviso in capitoli tematici, il libro copre una vasta gamma di argomenti, tra cui la fisica del freddo, la biologia degli organismi che vivono in ambienti freddi, gli effetti del freddo sul corpo umano, la storia dell’esplorazione polare e molto altro ancora. Streever condivide con il lettore numerose esperienze personali in ambienti estremamente freddi, raccontando in modo coinvolgente le sensazioni fisiche e mentali che l’hanno accompagnato in queste situazioni. Ad esempio, descrive in dettaglio come si sente il corpo quando viene immerso in acqua gelida o quando si trascorre una notte in una tenda in Antartide, e racconta le storie di esploratori e scienziati che hanno affrontato i climi più estremi del pianeta. Oltre a queste esperienze personali, il libro si basa su una vasta gamma di fonti scientifiche, storiche e culturali, offrendo al lettore una comprensione completa del freddo e dei suoi effetti sulla vita umana.
– Nel grande nord in bicicletta, di Obes Grandini: per gli amanti della bicicletta, il diario di un viaggio tenace, accanito, durato diversi mesi nei quali l’autore attraversa l’America seetentrionale, dal Canada all’Alaska. Una pedalata tra natura selvaggia e orsi. L’autore descrive dettagliatamente le sfide fisiche e mentali che ha affrontato durante il viaggio, come il clima estremo, i paesaggi desertici e i lunghi tratti di strada solitari. Il libro offre anche una visione intima delle persone che ha incontrato lungo il percorso, dalle comunità rurali ai compagni di viaggio occasionali. Ma “Nel grande nord in bicicletta” non è solo un resoconto di un viaggio in bicicletta. Il libro è anche una riflessione sul senso dell’avventura e sulla bellezza della natura selvaggia.
– Un dollaro mille chilometri, di Dominique Lapierre: libro ambientato nel 1949, un giovane viaggiatore si prefigge l’arduo compito di partire con un venticinque dollari e girovaga per messico e stati uniti, fino al Canada, con circa un dollaro per ogni mille chilometri. Un libro che è un vero viaggio “on the road”, di tante storie, vicissitudini e personaggi che incontra lungo la sua strada.
Trale guide di viaggio per il Canada, ci sono:
–Terranova e Labrador, editore Polaris: due regioni poco visitate e molto affascinanti. Polaris ha voluto pubblicare questa guida per chi vuole andare in cerca di un itinerario particolare, tra foreste, scogliere, icerberg, piccoli villaggi che mescolano avventura e storia.
– Canada, Canada occidentale e Canada orientale, di Karla Zimmerman, editi da Lonely Planet, che ha pubblicato il libro di viaggio sul Canada completo o nei volumi separati per est e ovest. Ci sono anche guide più specifiche per i parchi delle rocky mountains, per chi vuole visitare la parte più turistica.
– Canada, le guide traveler di National Geographic: Un’altra guida di viaggio, che non punta a essere pià dettagliata della Lonely Planet ma che si ripropone di descrivere meglio l’atmosfera e la natura delle terre dela grande nord americano.
– Canada. Ottawa, Toronto, Montréal, Québec, Calgary, Vancouver. Foreste, laghi e cascate. Editore Touring Club. A differenza di Polaris, che cerca di differenziarsi completamente da Lonely Plant, questa guida fornisce foto e mappe e si propone come un volume di qualità per chi cerca qualcosa di alternativo.
– Road Trip USA: Cross-Country Adventures on America’s Two-Lane Highways, di Jamie Jensen, è una guida di viaggio che offre una panoramica completa delle strade e degli itinerari più belli degli Stati Uniti, con suggerimenti su dove mangiare, dove alloggiare e cosa fare lungo il percorso. Il libro è diviso in sezioni che coprono diverse regioni degli Stati Uniti, come la California, il Sudovest, il Midwest e il Sud. Ogni sezione include un’analisi dettagliata delle strade più panoramiche e dei percorsi che attraversano parchi nazionali, monumenti storici e città pittoresche. Il libro presenta anche una selezione di “deviazioni”, ovvero itinerari alternativi che offrono esperienze uniche, come ad esempio la strada panoramica dello Utah, che attraversa i parchi nazionali di Bryce Canyon e Zion, o la Route 66, che attraversa l’Ovest americano. Il libro offre inoltre informazioni su dove mangiare e su dove alloggiare
– The Great Canadian Bucket List: One-of-a-Kind Travel Experiences, di Robin Esrock, è una guida di viaggio che presenta una serie di esperienze uniche da vivere in Canada, selezionate dallo stesso autore durante i suoi viaggi in tutto il Paese. Il libro è diviso in sezioni che coprono diverse regioni del Canada, come la Columbia Britannica, le praterie, il Québec e le province marittime. Ogni sezione presenta una selezione di esperienze che riflettono la cultura, la storia e la bellezza naturale della regione. Le esperienze proposte nel libro sono molto varie e spaziano dallo sport all’avventura, dal cibo alla cultura, dall’osservazione della fauna selvatica alle attrazioni turistiche meno conosciute. Ad esempio, si può provare a percorrere il più lungo ponte pedonale sospeso del mondo a New Brunswick, assistere alla migrazione degli orsi polari in Churchill, Manitoba, o degustare i prodotti locali del mercato di St. Lawrence a Toronto.
– Bear Attacks: Their Causes and Avoidance, di Stephen Herrero, è un libro che analizza le cause degli attacchi degli orsi e fornisce consigli pratici su come evitarli. Il libro è diviso in quattro parti. La prima parte descrive la biologia degli orsi, le loro abitudini alimentari e le varie specie di orsi che vivono in tutto il mondo. La seconda parte analizza gli attacchi degli orsi e le loro cause, con un’attenzione particolare alle situazioni in cui gli orsi attaccano gli esseri umani. La terza parte offre consigli pratici su come evitare gli attacchi degli orsi, comprese le precauzioni da prendere in campeggio, durante l’escursionismo e la caccia. Infine, la quarta parte fornisce informazioni sulle strategie di sopravvivenza in caso di attacco di orsi. Il libro si basa su una vasta gamma di fonti, tra cui rapporti di attacchi di orsi, studi di biologia degli orsi e testimonianze di sopravvissuti di attacchi. L’autore fornisce numerosi esempi di situazioni in cui gli orsi hanno attaccato gli esseri umani e analizza le cause di questi attacchi, spiegando come il comportamento umano spesso contribuisce a provocarli. Nella parte dedicata alla prevenzione degli attacchi, l’autore fornisce suggerimenti specifici su come evitare gli incontri con gli orsi e su come comportarsi in caso di un incontro ravvicinato. Il libro contiene inoltre numerose fotografie e illustrazioni per aiutare i lettori a comprendere la biologia degli orsi e le loro abitudini.
Immagini dal mio viaggio in Canada (non presenti nel libro)
Estate in Canada, vicino al confine con l’Alaska. Prima che il sole sorga, la nebbia avvolge il lago regalando un’atmosfera onirica, che dissolverà poco dopo, prima che i colori scintilleranno nella lunga giornata artica
Per arrivare al Salmon Glacier bisogna entrare in Alaska, rietrare in Canada, arrampicarsi in una foresta abitata da molti orsi e…. da molte più zanzare. Si arriva al punto panoramico sul fiume di ghiaccio che si snoda tra le montagne e poi giù fino in fondo alla valle.
Una foto delle Maldive finita nell’album di viaggio del Canada? Potrebbe sembrare. Invece, tra i milioni di laghi esistenti in Canada, c’è anche questo. Lo si può girare in canoa, pagaiando sulle sue acque che dal turchese diventano poi di un blu intenso. Sempre stando attenti al vento, improvviso e contrario…
Dopo migliaia di chilometri di foreste, oltre il circolo polare, i Territori del Nord Ovest aprono una tundra senza confini. Viaggiarci attraverso vuole dire correre in un ambiente sinonimo di libertà. La compagnia? pochissimi turisti, alci e orsi.
Superate le montagne e il grande fiume Peel, la strada corre dritta verso il Mar Glaciale Artico. Costeggia alcuni laghi, poi piccole foreste dove la taiga riesce a trovare spazio in mezzo alla tundra. Ogni punto è un buon posto dove fermarsi, apparecchiare e prepararsi un tè caldo, contemplando il panorama.
Superate le Richardson Mountains, la Dempster Highway procede più tranquilla, meno insidiosa, almeno in una giornata di sole. Nelle giornate tempesta, sarebbe meglio stare fermi ed evitare la trappola di fango in cui si trasforma, in breve tempo, quello che con il sole è un autentico paradiso terrestre.
Gli ultimi metri di sole, prima di finire nella tempesta. La grandine picchia sui vetri, il piede si alza dall’acceleratore. Proseguire o non proseguire, questo è il dilemma.
Sole e tempesta, paradiso e inferno. Da una parte il cielo nero, dall’altra il sole e il blu. Una scena che si ripete molto spesso alle alte latitudini.
Parco nazionale del Tombstone. Prima di iniziare il sentiero del Grizzly, la vista spazia sulla vallata. Quello che sembra un prato su cui rotolarsi è in realtà permafrost, uno strato insidioso di muschio e funghi, intriso d’acqua e che offre appoggi sempre instabili, ma anche alcune tonnellate di lamponi artici.
Parco nazionale del Kluane: un angolo di Canada che si spinge verso l’Alaska, paradiso dei trekker e dei grizzly. Il vento, forte, urla e spinge la sabbia sopra l’isola in mezzo al lago.
Un sentiero tra le montagne dello Yukon. Le montagne sullo sfondo sembrano quasi sbiancate. Il trekking sale in mezzo alla foresta. Ci si sente un po’ sulle spine, ci si gira spesso pensando di incontrare un orso. Poi la vista si apre, si procede più rilassati, sempre più in alto, lontano dal fumo degli incendi che avvampano le lontane foreste del Colombia Britannico, e che viaggiano per centinaia di chilometri, anche fino a qui.
Tra i libri di viaggio sul Canada, sto cercando qualcosa che racconti itinerari sconosciuti, tra diario e descrizione della vita inuit. Questo libro può fare il caso mio?
Saluti,
Giò
Ciao, l’itinerario che racconto nel libro, tra Yukon e Territori di Nord Ovest è molto poco battuto anche se non proprio sconosciuto (come magari il Nunavut). È un itinerario che posso consigliare in quanto parecchio selvaggio e bello da vivere alla giornata. Sulla descrizione della vita Inuit mi sono limitato a qualche accenno, se vuoi qualcosa di molto specifico devi cercare un libro che racconti la loro cultura e le loro storie, c’è qualche titolo interessante!
Non avevo mai neanche sentito parlare della dempster highway (pensando al Canada, pensavo bel altri itinerari di viaggio), poi ho scovato questo libro e giuro, ci voglio andare il prima possibile. Il racconto mi ha messo le ali ai piedi. E negli altri paesi citati nel libro, ce se sono un po’ che iniziano a stuzzicarmi.
Eh sì, la Dempster Highway è un itinerario che ho scovato anche io un po’ per caso, e l’ho tenuto in caldo per vari anni, poi è anche andato oltre ogni aspettativa. Una regione del Canada che nessuno visita e non ci si spiega il perchè!
Ho letto il libro che mi ha subito riportato alla memoria il mio viaggio on the road in Canada di tre anni fa. Complimenti, è ben scritto, anche gli altri capitoli dei paesi del grande nord.
Precedentemente ho viaggiato anche nel Canada orientale, ma il mio sogno rimane il Nunavut, per me la regione canadese più misteriosa. Ci hai pensato?
Ciao Alberto, sono felice che il libro ti sia piaciuto. Sì, il Nunavut è una regione credo molto autentica… A me piacerebbe molto e prima o poi non è detto che non ci vada, così come il parco del Torngat, molto inaccessibile e selvaggio. Ma anche alcune isole verso la baia di Baffin possono essere teatro di bei viaggi particolari, attraversandole in tenda… Il Canada è molto grande e ci si potrebbe viaggiare tante volte!
Buon giorno, il libro è in qualche modo una guida oppure un solo diario del viaggio in Canada? Le tappe quali sono? Quanta parte del libro è dedicato al Canada. Grazie per una risposta, sto organizzando il mio viaggio nel grande nord americano. Sono alla ricerca di tutte le informazioni possibili, in particolare per farlo in modo indipendente con un mezzo a nolo.
Buongiorno, il libro sono gli appunti di viaggio di tutti i paesi artici (e quasi artici). Non è inteso come una guida con le informazioni pratiche ma più la storia di quello che è successo giorno dopo giorno. Le tappe del capitolo sul Canada partono dal British Columbia, più precisamente Prince George, poi verso nord sulla Cassiar Highway, che per me è di gran lunga più interessante della Alaska Highway. Sono salito verso nord, con piccole deviazioni, fino a Whitehorse e poi continuando fino alla Demspter Highway, percorsa avanti e indietro. Di ritorno a Dawson City, ho preferito sconfinare in Alaska per non fare la stessa strada dell’andata, così ho percorso la “Top of the World” highway, arrivato a Chicken, e poi tutto il giro fino a rientrare in Canada dal Kluane National Park. Ritorno verso il British Columbia dalla Alaska Highway, anche qui con un paio di deviazioni.
Marco