Un viaggio attraverso l’isola di Giava è un viaggio in mezzo ai vulcani. Dopo un paio di giorni al vulcano Bromo, mi sono diretto verso il cratere dell’Ijen, dentro al quale si trova un lago sulfureo verde.
Il viaggio verso il vulcano è lungo. Mi fermo una notte in una guesthouse vicina al vulano, dove c’è anche una piscina termale. La mattina si parte ben prima dell’alba per evitare il sole e il caldo di metà giornata.
Panorama in viaggio verso l’Ijen
Si procede su una mulattiera e poi in un comodo sentiero tra la vegetazione. Circa due ore per 800 metri di dislivello. Sulla strada s’incontrano i portatori di zolfo, che estraggono dal cratere e portano a spalla, tramite pesantissime ceste bilanciate su un ramo di bambù. Ognuno può portare 60/80 kg di zolfo, pagati pochi spiccioli. Le assi di bambù direttamente sulle spalle provocano piaghe sulla pelle dei portatori, che calzano sandali o stivali non adatti e scivolosi sul sentiero ripido.
Di mascherine o altre protezioni non se ne parla. La paga per è di pochi centesimi per chilogrammo, per un lavoro usurante per i muscoli, le spalle e i polmoni.
Lo zolfo viene estratto da bocche che sputano miasmi sulfurei e tossici. L’ambiente è da girone dantesco. Una volta estratto, il portatore risale il cratere al suo limite fisico, fermandosi e coprendosi la bocca quando il vapore sulfureo portato dal vento non permette di respirare. Devono risalire 200 metri di dislivello con un carico al limite dell’impossibile, poi inizia la lunga discesa fino alla consegna. Ogni giorno un portatore può fare anche due viaggi.
Il panorama in salita è splendido, tra la vegetazione che gioca a nascondino con la nebbiolina mattutina tipica del Sud Est Asiatico.
Poi, arrivati sul bordo del cratere, si apre un paesaggio da cartolina con il lago sulfureo al centro del vulcano. Dal cratere risalgono i fumi dello zolfo, portati a folate dal vento.
Cratere del vulcano Ijen
Panorama oltre il cratere
Scatto qualche foto. Paesaggio da copertina, almeno per i turisti. Per chi passa la vita su e giù per il vulcano è un’altra storia. Un posto da vedere.