Questo progetto è nato durante il lockdown del 2020. Siamo rimasti chiusi in casa durante una delle primavere più spettacolari degli ultimi anni, con giornate piene di sole, luce e cieli elettrici. Osservavo le nuvole dalla finestra. In realtà mi è sempre piaciuto contemplare il cielo, le sue luci, ombre e colori. Il movimento invece è inafferrabile, perché troppo lento rispetto al nostro vivere frenetico. Eppure, anche nel solo corso di qualche ora le nuvole, anche le più insospettabili, fanno evoluzioni inaspettate. Ho iniziato a puntare due macchine fotografiche verso il cielo. Solo e rigorosamente dalle finestre di casa, una verso est, l’altra verso ovest. A volte le nuvole appaiono dal nulla, e nel nulla dissolvono, come per magia. A volte invece galoppano fino all’orizzonte, trascinate da un vento invisibile. In altri casi, invece, si materializzano da un unico punto in mezzo al cielo, e da lì iniziano a correre. Oppure, si spingono tutte fino a una linea immaginaria dove dissolvono, nel nulla. Possono scorrere su due piani in direzioni diverse, accumularsi una sopra l’altra, coprire e scoprire il cielo all’improvviso. Ho continuato l’esperimento durante l’estate, che ha regalato al mio “time lapse” alcuni temporali pirotecnici, dove ho lasciato le macchine fotografiche aggrappate al davanzale fino all’ultimo momento prima della pioggia o della grandine. Ora ho montato tutto in questo video. Mesi di appostamento, decine di migliaia di foto, schede SD continuamente riempite e svuotate, scorte di batterie da ricaricare. Cinque minuti di video. A riguardarlo ora, sembra strano che tutto questo sia successo nel corso di due stagioni, proprio sopra la mia testa, davanti alle mie finestre. Ecco a voi (da ascoltare con la colonna sonora): i cieli di Bollate!