Un cammino di più giorni tra montagne e mare, rocce e spiagge, sole e nuvole, vento e salsedine: il GTE, la grande traversata elbana, è un trekking molto vario, impegnativo e di soddisfazione. L’itinerario che abbiamo seguito è in parte il GTE, poi abbiamo seguito un nostro percorso che lo ha incrociato solo in parte, per adattare il trekking ai quattro giorni che avevamo.
È molto semplice personalizzare il percorso aggiungendo tappe o modificanco il cammino per magari percorrere tappe più brevi (o lunghe). Con più giorni è possibile fare il giro completo e addentrarsi dipiù nel territorio.
PRIMA TAPPA: da Cavo a Porto Azzurro
GTE da Cavo a Porto Azzurro, circa 20 km
Abbiamo iniziato il cammino dal porto di Cavo, seguendo un sentiero in cresta fino a Porto Azzurro, nel mezzo della macchia mediterranea. Il trekking parte subito in salita, verso panorami sul mare verde-azzurro.
Porto di Cavo, l’inizio del GTE
Sentiero GTE nella macchia mediterranea
Scorci dal sentiero
In una giornata variabile, il vento può essere talmente forte da farti perdere l’equilibrio. Dalla cresta, abbiamo abbandonato il GTE per scendere a Rio Nell’Elba e continuare a camminare sulla strada, meno esposta alle raffiche.
La strada è sicuramente meno interessante del trekking in alto, ma in bassa stagione passano davvero pochi mezzi a motore e il cammino è piacevole.
Vista di Rio Nell’Elba dall’alto
Passeggiata oltre il porto di Porto Azzurro
Online si può trovare la traccia GPS della tappa, e importarta in mappa di Google. Può essere utile all’inizio, vicino a Cavo, dove i cartelli non sempre sono presenti.
A Porto Azzurro, se ancora si hanno energie per camminare, si può fare una bella e breve passeggiata oltre il porto, tenendo la sinistra.
SECONDA TAPPA: da Porto Azzurro a Marina di Campo (passando per Capoliveri)
Da Porto Azzurro si può riprendere il GTE in cresta e seguire il cammino. Noi, vista la pioggia della mattina e volendo visitare Capoliveri, abbiamo seguito la strada.
GTE da Porto Azzurro a Marina di Campo, circa 30 km con la deviazione a Capoliveri
Il bello delle isole è che, se non ti piace il meteo, basta aspettare un attimo. La pioggia è dissolata in breve tempo e a Capoliveri il panorama è superbo.
Panorama sul mare da Capoliveri
Capoliveri
Il cammino procede poi sulla strada principale, e poi deviando verso Lacona, dove c’è qualche provvidenziale ristorante / pizzeria per fare rifornimento prima di salire sul passo che porta poi a Marina di Campo. Arrivarci in una giornata instabile, con scrosci di pioggia e improvviso sole, arcbaleno e cella temporalesca al tramonto (dopo la grandine) ha i suoi lati positivi.
Arcobaleno sul cammino
Cella temporalesca al tramonto, Marina di Campo
A Marina di Campo di conclude il trekking del secondo giorno.
TERZA TAPPA: da Marina di Campo a Marciana Marina (per il Monte Perone)
Trekking da Marina di Campo a Marciana Marina, circa 20 km, con la deviazione dopo il Monte Perone
Da Marina di Campo, il cammino sale subito sui tornanti verso Sant’Ilario, poi diventa un sentiero vero e proprio, indicato bene verso il Monte Perone e il Monte Capanne. il GTE ufficiale passa per il Monte Capanne, dove ci arriva anche una funivia e c’è un rifugio. Per fare un percorso più isolato, e più al riparo da un’altra giornata di vento furioso, abbiamo optato per prendere i sentieri che scendono nella macchia dal Monte Perone. Abbiamo visto una carta da un altro camminatore, ma poi non abbiamo trovato esattamente i sentieri segnalati. Siamo scesi tenendo il mare come riferimento, e procedendo verso nord-ovest era difficile sbagliare troppo per raggiungere Marciana Marina.
Dal Monte Perone si apre una vista idilliaca sulla costa nord dell’Isola d’Elba, e l'”Italia” sullo sfondo oltre il mare.
Trekking verso il Monte Perone – sentiero da Sant’Ilario
Indicazioni per il GTE e per il Monte Perone. Le distanze sembrano in chilometri
Panorama sull’Isola d’Elba dalla cima del Monte Perone
Panorama sul Capo d’Enfola da Marciana Marina
Marciana Marina è il posto migliore per rilassarci, per una birra vista mare, e un gran numero di locali per bere e mangiare. È anche la cittadina più carina lungo il cammino dell’Isola d’Elba.
Marciana Marina
Marciana Marina
QUARTA TAPPA: da Marciana Marina a Porto Ferraio
Trekking da Marciana Marina a Porto Ferraio, circa 20 km, con possibili deviazioni
Abbiamo preso un passaggio da Marciana Marina all’incrocio per Biodola, poi camminato fino a Scaglieri da dove parte, in fondo alla strada e bene indicato, un sentiero per Viticcio, in mezzo alla macchia e che spunta poi con la vista sul mare proprio a Viticcio.
Da lì si riprende la strada verso Capo d’Enfola e, tornando indietro, ci siamo fermati alla piccola spiaggia di la Sorgente, o quella di Sansone. Bella!
La via per Porto Ferraio non è più molto interessante se non per qualche scorcio sul mare.
Spiaggia La Sorgente
Vista dal cammino verso Porto Ferraio
Porto Ferraio
Quando andare per la traversata dell’Isola d’Elba
Da evitare è l’alta stagione, dove troppe auto e moto girano sulle strade, a meno di stare sempre sui sentieri in alto del GTE. In estate potrebbe essere molto caldo.