Dana è un angolo nascosto della Giordania. Nascosto fino ad alcuni anni fa, quando c’erano solo due piccole pensioni, nove abitanti e qualche turista di passaggio. Oggi a Dana, nonostante la strada che si avvita in tornanti che precipitano verso il canyon, arrivano pulmini e anche grandi autobus turistici, al limite delle loro possibilità. Gli hotel si sono moltiplicati e il villaggio abbandonato diventa un luna park per viaggiatori.
Giordania: tramonto a Dana
La regola è semplice: fare qualcosa dove bisogna fare fatica. La maggior parte dei turisti arriva in scarpe da città, ha poco tempo, vuole scattare qualche foto e continuare verso Petra. Intorno a Dana ci sono dei mini-trekking di qualche ora, per chi vuole fare qualche passo a piedi, e sono già pochi.
Il villaggio di Dana, da dove parte l’escursione
Il sentiero che si snoda dentro al canyon, in basso
La mulattiera che parte dalla strada principale si addentra nel canyon, scende sempre di più, dalle montagne fino a sotto il livello nel mare, nelle profondità della valle del Mar Morto. Servono scarpe da trekking e gambe allenate, perché sono 16 chilometri di cammino tra sassi, ghiaia e sabbia. Poi, per tornare su, sono altri 16 chilometri o una jeep che torna su girando intorno a tutta la riserva.
Lungo l’escursione a Dana
Cammelli lungo il trek
È senza dubbio l’escursione più completa e bella a Dana. La prima parte è ripida, e scende lungo la mulattiera dissestata, tra pochissimi alberi e molte piante grasse, dove si possono incontrare alcuni cammelli dei beduini che pascolano per la vallata.
Parte bassa del trek
Poi la pendenza cala, e il sentiero si snoda nel canyon tra le rocce, seguendo il corso del fiume secco (che può diventare una trappola di fango in caso di piogge violente, in inverno). La traccia si perde un po’, tra sentieri che rimangono più alti e tracce che seguono il letto sabbioso del fiume. Ad ogni modo, basta seguire il “wadi”, cioè la vallata, e non si può sbagliare strada.
Il segno che ci si sta avvicinando all’eco lodge, punto di arrivo, sono le prime tende di beduini e le loro capre. Prima di tutto saranno però i bambini ad avvistarvi, e venirvi incontro a curiosare. Poco più sotto, l’eco lodge, costoso, ricercato e vegetariano, dove si può passare la notte in attesa di risalire o continuare il viaggio in Giordania.
Ormai alla valle del Mar Morto, oltre la fine dell’escursione, sulla via del ritorno
ORGANIZZAZIONE DEL TREKKING A DANA
Alla Dana guesthouse è necessaria una registrazione (e tassa di 8 dinari)
È possibile chiedere una guida o fare l’escursione in autonomia. Dalla guesthouse possono anche prenotare la jeep che vi riporterà indietro.
Di buon passo, si può completare il trekking da Dana al lodge in circa 4 / 4.5 ore (le guide parlano di circa 6 ore, in via conservativa.
La strada che dalla depressione del Mar Morto torna a Dana è spettacolare. Inizia dal deserto e poi si avvita in mezzo alle montagne, tra tornanti stretti e panorami che si aprono verso la pianura desertica. In genere si sale nel tardo pomeriggio quando la luce del tramonto offre colori particolari.
QUANDO ANDARE A DANA
In inverno (quando sono stato io) può fare freddo a Dana, poi la temperatura sale sempre più via via che si scende verso la valle del Mar Morto. In estate, il caldo nel canyon al sole dicono essere torrido.
Il periodo migliore quindi per camminare lungo il percorso di trekking sono tutte le stagioni tranne l’estate, durante la quale è fondamentale portarsi dietro una bella scorta di acqua. Il trekking attraversa un canyon del tutto arido e quindi non offre nessuna occasione di trovare acqua.
Da dove è possibile prenotare la notte in Dana Guest House e l’escursione?
Grazie
Ciao Emmanuela,
Per la notte credo basti contattare la Guest House, e per l’escursione io l’ho organizzata con il centro visitatori direttamente in loco, facendo l’escursione in autonomia e organizzando solo il trasporto per tornare indietro una volta finito il trekking nel canyon.
Buon giorno, quanto è il dislivello in discesa durante questo trekking? Che calzature è bene utilizzare? Senza una guida l’escursione è fattibile anche senza grandi di doti di orientamento?
Ciao Sara,
Il dislivello è parecchio, perchè Dana si trova a 1200 metri e la depressione del Mar Morto è sotto al livello del mare. Comunque non porta via più di 5 o 6 ore con un passo tranquillo. Di certo è bene comunque avere un minimo di allenamento. È una escursione impegnativa se uno la compara ai giretti che si fanno in genere in viaggi rilassanti. Per un camminatore invece è un’escursione alla fine semplice e non troppo faticosa. La prima parte della discesa nel Canyon è piuttosto ripida, ma normali scarpe da trekking o anche da trail running possono andare bene. Io lo ho percorso senza guida e non ho avuto alcuna difficoltà a trovare la strada. c’è stato solo un passaggio che stavo prendendo un punto sbagliato, corretto da un locale che passava di lì, ma che comunque avrei poi capito poco dopo. In alcuni punti ci sono anche delle doppie possibilità, ma non c’è modo di sbagliare perché si cammina in un canyon e alla fine l’unica cosa da fare e percorrerlo veros il basso, quindi la direzione è una soltanto!