La “pista ciclabile”, bocchette centrali, Dolomiti del Brenta
La via ferrata delle bocchette centrali è un percorso strepitoso, sulle cenge delle Dolomiti del Brenta, dai panorami mozzafiato e la via ferrata vertiginosa. Una via grande soddisfazione paesaggistica, a stretto contatto con la roccia. Le nuvole corrono e cambiano la vista ogni pochi minuti. Si scala sotto al sole, poi nella nebbia, poi oltre le nuvole con l’impressione di volare. È il clima ideale, bello ma con qualche nuvola di passaggio.
Il primo giorno siamo saliti al rifugio Tosa Pedrotti. Si parte da Madonna di Campiglio e si sale per circa 1400 metri di dislivello e circa 4 ore di salita. Si passa il rifugio Casinei in mezzo al bosco, poi si continua per il rifugio Brentei, appoggio comodo per una sosta e un pranzo. Dopo rifugio Brentei si segue l’alta Val Brenta, in costa lungo i ghiaioni.
Campanile Basso, vista dal sentiero per il rifugio Tosa Pedrotti
Si passa sotto al Campanile Basso, che da lì in realtà basso non sembra. Poi c’è qualche corda fissa, un piccolo nevaio fino alla Bocca di Brenta. Da lì di si scende in 10 minuti al Rifugio Tosa Pedrotti.
Alba sulle Dolomiti del Brenta
Bocca di Brenta
Sveglia all’alba, si torna alla Bocca di Brenta e poco sotto si attacca la ferrata delle bocchette centrali.
Si inizia su una scala in metallo, poi iniziano le cenge spettacolari, mentre il sole irrompe nella valle con le sue prime luci.
La ferrata continua tra cenge e scalette, fino al passaggio più noto, su una cengia a strapiombo in mezzo alla parete di roccia.
Finite le bocchette centrali noi siamo scesi al rifugio Alimonta, scendendo le ultime scalette in ferro e superando l’ultimo ripido nevaio (per alcuni sono necessari i ramponi, noi l’abbiamo trovato in una condizione percorribile senza). Si può allungare la ferrata prendendo la via delle bocchette alte per arrivare al rifugio Tuckett.