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Corvo – L’isola più bella delle Azzorre
Ci sono scogliere famose in Irlanda, in Norvegia, in Francia. Nessuno parla però della scogliera più vertiginosa di tutta l’Europa: l’isola di Corvo. Un vulcano che si erge in mezzo all’oceano, con pareti di roccia nera verticali. Un solo lembo di terra si affaccia dolcemente sul mare, residuo di una vecchia eruzione, e permette all’uomo di abitare un’isola altrimenti inaccessibile.
Ho scattato la foto qui sopra lungo il cratere di Corvo, in un punto in teoria inaccessibile, o meglio accessibile se ci si sente di arrampicarsi su tra sassi ed erba per arrivare al punto più vertiginoso, dove la scogliera sale a picco dal mare. Il panorama è uno dei più impressionanti che io abbia mai visto, non solo alle isole Azzorre, ma anche molto vertiginoso e potenzialmente molto pericoloso (per il rischio di cadere giù, ma anche di nebbia improvvisa che può materializzarsi dal nulla e oscurare tutto, compresa la via per scendere). Per questo motivo non rivelo pubblicamente la via di accesso. Nel caso, scrivetemi per maggiori dettagli!
Dentro al cratere ci sono due tranquilli laghetti alpini, dove mandrie di mucche e tori, spesso facilmente alterabili, pascolano in una piana incredibilmente verde e protetta a 360 gradi dalle pareti del vulcano. Da lì dentro l’oceano non si vede e sembra di essere nei pressi di un laghetto alpino oltre i 2000 metri, dove gli abeti non riescono più a crescere. Per vedere lo spettacolo completo, cratere, laghi e oceano, bisogna andare in cresta. Il trekking ufficiale dell’isola però entra nel cratere e gira intorno ai laghi senza avventurarsi sul bordo del vulcano. C’è un punto semplice da raggiungere, oltre la fine della strada asfaltata, proseguendo fino all’antenna e ancora un po’ oltre. Lì le pareti del vulcano sono ancora docili, e il panorama già sbalorditivo. Ci si può sedere e ammirare quel paesaggio surreale per ore.
Se invece si vuole provare la vertigine di trovarsi sospesi tra una scogliera 700 metri a picco sull’oceano e 100 metri a picco sopra ai laghi, il gioco si fa duro. Bisogna individuare il passaggio dove arrampicarsi su per la parete del vulcano, che ogni metro diventa più ripida, fino a quasi essere verticale. Continuando a salire, ad un certo punto spiana. Lì si materializza una vertigine da paralizzare gli arti e bloccare il fiato. Un solo passo in più avanti e si precipita giù nel vuoto fino al mare, un passo indietro si riprecipita dentro al cratere. Il solo fare una foto, non potendo guardare intorno ma dentro alla macchina fotografica, crea un certo stato di ansia. Inoltre, le nuvole non arrivano da lontano, si formano proprio lì, dove un lembo di terra emerge dall’acqua. Ci si può ritrovare all’improvviso in una nebbia fittissima, che può durare minuti o anche giorni interi. Prima di avventurarsi lassù, bisogna controllare bene le previsioni locali, essere sicuri di avere gambe, equilibrio e scarpe adeguate!
Il cratere del vulcano di Corvo è talmente surreale che ho deciso di fermarmi a Corvo per alcuni giorni. Un posto troppo affascinante per vederlo una volta sola. In più, nei quattro giorni che ero a Flores, ho osservato Corvo sempre immersa nelle nuvole. Il meteo era buono, l’oceano blu, ma proprio sopra Corvo (e sopra la parte alta di Flores) aleggiavano nebbia e nuvole. Ho trovato quattro giorni di sole e poi, tornato a Flores per altri giorni, ho di nuovo visto il vulcano sparire nella nebbia. Insomma, ci vuole un po’ di fortuna, ma ne vale decisamente la pena. Anche perché il villaggio di Corvo è pittoresco e tranquillo, offre tramonti superlativi, alcuni vecchi mulini, un ottimo ristorante. L’isola quasi deserta dove scappare, almeno per un po’.
I laghi dentro al cratere del vulcano
Il cratere
Cosa vedere sull’isola di Corvo – Trekking sull’isola di Corvo, Azzorre
Sull’isola di Corvo c’è quasi una sola cosa da vedere, anzi da non perdere per nessun motivo: la caldera con i due laghi blu al suo interno. Il cratere, maestoso, si erge sopra ai laghi dando l’impressione di un paesaggio alpino. Se però si sale sul bordo del cratere, appena oltre a quella vista si spalancano le acque dell’Oceano Atlantico.
Da non perdere il trekking che fa il giro del lago, molto facile (attenzione ai tori non sempre così amichevoli) e ben indicato (ad ogni modo, basta seguire i laghi e fare tutto il giro) e con dislivello minimo. Dalla fine della strada, si deve anche fare una piccola deviazione, continuando lungo la stradina che sale all’antenna, da dove si può continuare ancora un pezzetto, dove si apre un panorama superlativo sul margine del cratere.
Nel villaggio di Corvo c’è una bella e brevissima passeggiata che dai mulini segue l’oceano fino a un bel punto panoramico a ovest, dove si può ammirare un bellissimo tramonto e dove c’è anche un comodo accesso a una piccola spiaggia di sabbia per fare il bagno.
Tramonto a ovest di Corvo
È anche facile, chiedendo alla propria guesthouse, organizzare il giro dell’isola in barca, bello per i panorami ma forse non dello stesso livello delle escursioni per vedere delfini e balene sull’isola di Terceira.
Come arrivare a Corvo
Corvo è facilmente raggiungibile in barca da Flores, ed è il modo migliore per raggiungerla. Ad ogni modo, spesso la barca non parte per via del meteo per cui, per essere più sicuri di arrivare, si può prendere il volo che collega ogni due o tre giorni Flores a Corvo.
Escursione in barca in giornata da Flores a Corvo
Molti turisti visitano Corvo con un’escursione organizzata in giornata da Flores, in barca. Considerando la bellezza sconvolgente di Corvo, e le nuvole che spesso la avvolgono, visitare Corvo così in fretta è un vero peccato. Inoltre, con l’escursione in giornata, una volta attraccato al porto di Corvo, rimane giusto il tempo per salire al cratere (Calderairo) per fare una foto panoramica ma con ogni probabilità senza il tempo di fare il trekking all’interno del cratere intorno ai laghi. Un altro vero peccato!
Come muoversi a Corvo
Sull’isola di Corvo non c’è alcuna necessità di un’auto a noleggio. Non ho nemmeno visto agenzie di noleggio. Per pochi euro i tassisti accompagnano al bordo del cratere del vulcano, il vero interesse dell’isola di Corvo. Si può anche salire a piedi (sono 600/700 metri di dislivello) seguendo la strada o il sentiero panoramico che fa un giro un po’ più ampio. Alcune guesthouse mettono anche a disposizione una bicicletta per potere salire e scendere dalla caldera del vulcano più autonomamente. La salita è comunque impegnativa con pendenza sempre oltre il 10%.
Ciao,
Corvo sembra proprio spettacolare e unica, questa estate andrò anche io a visitarla quindi grazie per i consigli.
Posso chiederti come hai raggiunto quel punto panoramico icredibile, con l’oceano da una parte e i laghetti dall’altra?
Grazie