In equilibrio tra deserto e oceano: Sandwich Harbour
Un deserto lungo e largo centinaia di chilometri, e l’oceano atlantico. Si sono incontrati, uno di fronte all’altro. L’oceano spinge con le sue onde gelide, spinte dal vento che sferza la costa. Il deserto risponde con dune grandi come montagne. Ma è troppa la sabbia perché l’oceano possa sommergerla, ed è troppa l’acqua perché la sabbia possa invaderla. Così rimangono lì, uno di fronte all’altro, come due giganti di uguale forza. Spruzzi delle onde a destra, turbini di sabbia a sinistra. Blu scuro da una parte, arancione accecante dall’altra.
Vento sulle dune
La jeep corre sul confine sottile tra acqua e sabbia, che verrà mangiato a breve dall’alta marea.
Prima dell’alta marea – Verso Sandwich Harbour
Salgo sulla duna. Una salita ripidissima, un crinale che guadagno a piedi scalzi, affondando le dita dei piedi nella sabbia e aiutandomi con le mani. In cima il vento mi investe, mi riempie la bocca e la macchina fotografica di una polvere finissima.
A picco sull’oceano
Davanti ai miei occhi si apre un panorama quasi irreale, che sembra di un altro pianeta. Il mio sguardo si può perdere nell’orizzonte caldo del deserto, o in quello lineare, lontano e freddo dell’oceano. Oppure, se si ferma in mezzo, osserva due mondi che non sembra possano stare insieme nella stessa scena, come se i due occhi avessero litigato e iniziato a mandare immagini illusorie al cervello. Invece, tutto questo è reale, e si chiama Sandwich Harbour, là dove il deserto del Namib si affaccia sull’Oceano Atlantico.
Quando la marea sale, l’acqua arriva direttamente contro alle dune, senza lasciare più un centimetro di spiaggia. Per tornare indietro si deve guidare su e giù sulle dune, in un gioco dove per un momento si vede solo sabbia, e poi di colpo riappare l’oceano.
Informazioni pratiche: non è possibile guidare da Walvis Bay a Sandwich Harbour con la propria auto a noleggio. Tecnicamente sarebbe anche fattibile, a patto di avere un vero è proprio fuoristrada e di sapere destreggiarsi in sabbia profonda tra salite e discese da brivido nella sabbia. I noleggi auto comunque proibiscono di guidare in quella zona (la nostra auto aveva una scatola nera che avrebbe allertato il noleggio. Ad ogni modo non mi sarei mai fidato a guidare su quel terreno). La cosa più semplice è prenotare un’escursione di una giornata tramite una delle tante agenzie. In alta stagione (il loro inverno), bisogna prenotare con molto anticipo. Viene anche organizzata l’escursione a Sandwich Harbour in mezza giornata, la mattina o il pomeriggio. Bisogna correre parecchio e la striscia di sabbia vicino all’oceano non è praticabile con l’alta marea. Molto meglio avere tutta la giornata.
Fenicotteri a Walvis Bay
Cormorani sulla spiaggia verso Sandwich Harbour
Sulla strada ci sono alcune soste, tra cui i fenicotteri a Walvis Bay (che si possono raggiungere comunque in modo indipendente con l’auto a noleggio), e le saline, relativamente interessanti ma nulla in confronto a quello che viene dopo.
Tra le dune di Sandwich Harbour
strabiliante, solo Dio può creare cose i questo genere e solo l’uomo può distruggerle