Pamir Express, il mio diario di viaggio lungo la Strada del Pamir
Karakul tagiko, Karakul cinese, Karakol kirghizo. Ci sono molti laghi simili in Asia Centrale, e prima di partire per il viaggio lungo la Strada del Pamir facevo fatica anch’io a capire dove e come fosse il Karakul in Tagikistan, sull’altopiano del Pamir. Kara significa nero, e kul lago.
Il Karakul in Cina poi è a pochi chilometri, giusto oltre il confine, più famoso perché sul fianco della Karakorum Hihgway, ben più nota e facilmente percorribile della Pamir Highway.
Il villaggio Karakul, sulle rive del lago
Il più affascinante però è proprio quello tagiko, abbandonato sull’altopiano a oltre 4000 metri di quota, circondato a 360° da montagne, e con l’omonimo villaggio, tutto bianco e dall’aspetto decrepito, sulle sue rive. Il lago in sé è tanto paradisiaco quando desolato, e la sua bellezza è proprio quella. Non ci sono moli turistici, non ci sono barche, né localici dove mangiare qualcosa sulle sue rive. Ma è realtà c’è molto meno. A Karakul c’è una pensione dove dormire, ma non c’è corrente elettrica, non c’è acqua corrente, non ci sono locande, e non c’è quasi cibo. L’unica attività sono due mini negozi che vendono di pochissimo un poco.
Caramelle, qualcosa da mangiare, stivali e poco più
Ci sono arrivato da Murghab, e lì mi sono fermato un giorno in attesa di proseguire verso il Kirghizistan. Cosa fare un giorno a Karakul?
Passeggiare per le strade sterrate in mezzo alle case bianche, sedersi con i vecchi locali su una panchina, andare al lago e godersi la vista e il silenzio, passeggiare sulla strada del Pamir dove, in questa zona, potreste anche non vedere un’auto in tutta la giornata.
La Pamir Highway a Karakul
Abitanti di Karakul
Per le strade di Karakul
Forno per il pane
Sterco ad essiccare sul tetto, per cuocere il pane e per scaldare le case
La guesthouse di Karakul
Ci sono rimasto un giorno, mi sembrava anche tanto, ma come me ne sono andato mi ha preso subito un attacco di nostalgia. Non mi ricapiterà facilmente di tornarci. Mi sono fermato ad ammirarlo un’ultima volta, ho scattato un’ultima foto dalla strada deserta, il lago blu e le vette del Pamir sullo sfondo, prima che scomparisse dietro le montagne. Sono sicuro che prima o poi diventerà una delle località più turistiche del Tagikistan, ci saranno locande e servizi, cibo e corrente, alberghetti e ristoranti. Forse vorrò anche tornarci, passarci qualche giorno senza dissenteria. Ma per ora mi piace ricordarlo così, abbandonato a sé stesso, lassù sull’altopiano del Pamir.
Il lago Karakul e le vette del Pamir
Di notte le stelle sono un incantesimo che lascia senza fiato mi sembrava di toccarle
Ciao Aldo,
Sì, i cieli del Pamir sono incredibili, sia di giorno che di notte!